Gia’ nel 1910 nel Libro Italiano delle Origini sono iscritti “cani da ferma tedeschi” ma bisogna arrivare agli anni trenta per avere un numero costante di iscrizioni. In Italia nel 1933 sono 16 i kurzhaar iscritti al Libro Origini Italiano.Nel 1931 fu proclamato campione York Del Lambro del N.H.Panigadi e questo cane colse anche le prime prestigiose affermazioni con la vittoria al 3° Campionato Italiano di caccia pratica.
Nel 1936 si ebbe una seconda conferma delle qualità della razza con la vittoria del Campionato di Axel Von Buschrug ed il 4° posto di Karin Von Groeningen di proprietà del Sig. Philip Feliciano.
Nel 1938 fu’ proclamato campione Lamon Nibbio dell’avvocato Filippo Zacchini noto allevatore che si impose con i suoi kurzhaar tipici e distinti.
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Nel 1939 i kurzhaar iscritti sono 104, raggiunge il Campionato Durro Von Laa importato dal dott. Corna, vincendo anche numerose altre prove di lavoro.
La notevole affermazione del kurzhaar in Italia in questi anni la si deve soprattutto alle sue spiccate qualità venatorie che erano intermedie tra quelle dei cani inglesi (troppo veloci e dal carattere molto esuberante) e quelle dei continentali italiani (troppo lenti e riflessivi), inoltre alla sua rusticità e alla inesauribile passione per la caccia. Si preferirono soggetti di taglia ridotta e di andatura più sostenuta, come risultavano i soggetti di nuova importazione.
Durante il periodo bellico gli allevatori del tempo, videro decimati i loro soggetti per cause diverse e di conseguenza l’allevamento subì un forte rallentamento.
Nel 1940 si iscrissero 161 kurzhaar, nel 1941 furono 306 nel 1942 385, nel 1943 225, nel 1944 237, nel 1945 307. Lony Von Buchense e Addy Von Buschkrug nel 1940/41 e 42 vinsero il Campionato di caccia pratica, ne era proprietario il Cav. Luigi Corteggiani, Lony e Addy passarono alla storia per le loro incontrastate vittorie in tutti i campi.
Queste due importanti femmine accoppiate con stalloni di prim’ordine diedero origine a notevoli soggetti come: Arno della Goga che produsse Flos dell’Aniene dal quale discesero i figli Ch. Flos del Palladio e Ch. Ariel del Mediterraneo, nacque poi Floss Sputuik e Ch. Follia in seguito Rik del Mediterraneo, Tiki delle Beccacce, Rum 4°, Cric della Goga che diede Duk della Goga un grande kurzhaar dell’epoca.
Nel 1949 (656 cani iscritti) si laurea campione assoluto, il primo nella storia, la femmina York 2° del Comm. Enea Gazzotti “Allevamento del Palladio” e campione di lavoro Dich 2° Delia Leonessa del Sig. Barbieri.
Nel 1950, 863 cani iscritti, nel 1953 733, nel 1954 851, nel 1956 raggiunge il titolo di campione assoluto Ariei del Mediterraneo dei Signori Bettoia.
Nel 1957 (950 cani iscritti) fu proclamato Campione assoluto Floss del Palladio del Sig. Oreste Nuili.
Nel 1958 (1205 cani iscritti) – furono campioni di lavoro, Lui della Goga e Maro, di bellezza Magus di Ruda e Panther Von Biedersachsenhof del prof. Marco Cavalli già presidente del Kurzhaar Club d’Italia
Nel 1959 (1469 iscritti) furono sette i kurzhaar giunti al campionato di bellezza, si distinsero Von Alten Postweg e Seidels Loni che diedero origine all’allevamento della Ventia del Col. Lister Mataloni Presidente del Kurzhaar Club d’Italia.
Nel 1960 furono 1291 gli iscritti. Nel 1961 (2270 cani iscritti) furono proclamati sette campioni di lavoro e tre di bellezza.
Nel 1962 (2651 cani iscritti) un campione di lavoro e sette di bellezza. Nel 1963 (3043 cani iscritti) due campioni di lavoro e cinque di bellezza.
Nel 1964 (3708 cani iscritti) un campione di lavoro e sette di bellezza. Nel 1965 (4350 cani iscritti) un campione di lavoro e due di bellezza.
Nel 1966 (4336 cani iscritti) un campione di lavoro e cinque di bellezza. Nel 1967 (4950 cani iscritti) un campione assoluto due di lavoro e cinque di bellezza.
Negli anni a seguire il numero dei kurzhaar iscritti al Loi ogni anno rimane costante sino ai nostri giorni, ma vi e’ da evidenziare però il notevole aumento dei soggetti che raggiungono il campionato assoluto, di lavoro e di bellezza, Italiano e Internazionale a conferma della validità dei nostri Allevatori che hanno creduto in questa razza e nelle sue possibilità a testimonianza che il lavoro dei “pionieri” sta dando ancora frutti.